Sono qui, immobile. Sento i muscoli della gambe tendersi, strepitare cercando un movimento impossibile, le braccia mi fanno male, non ce la faccio più a tenerle sollevate, mi tremano. Ma devo resistere….
Ho resistito, il dolore è ormai piacere. Non sono più io, ma sono qui, sono presente.
Questi i pensieri che possono esserci nelle menti di uomini e donne che assumono le sembianze e le funzioni di oggetti di arredamento.
Furniphilia è il nome di questa pratica sessuale. Il termine, in italiano anche fornofilia o furnifilia, deriva da philia (amore) e dal termine inglese forniture, termine che indica appunto oggetti di arredamento ed è una pratica comune all’interno del mondo BDSM.
Si tratta di una forma di immobilizzazione senza l’uso di corde. Il soggetto diventa, all’interno di una pratica erotica, uno sgabello, una sedia, un candelabro, un tavolo e viene usato per tale funzione creando piacere grazie al dolore fisico o alla sottomissione.
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Scritto da Roberta Autore
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