Articolo tratto dal seminario “Il sesso online: la nuova frontiera?” che si è tenuto a Roma l’11 Novembre 2017 a cura della dott.ssa Roberta Autore grazie alla collaborazione con Sipea Onlus per il progetto Torno Subito finanziato dalla Regione Lazio.
Cosa intendiamo con sesso online?
Le Attività Sessuali Online o OSA sono tutte le forme di espressione sessuale che avvengono tramite il mezzo informatico: la ricerca di materiale pornografico, l’acquisto tramite un sexy shop virtuale, inviare messaggi erotici (sexting) e ricercare informazioni di educazione sessuale sono tutte sfaccettature del sesso online.
Si tratta di un’attività estremamente diffusa contando che già sono 70 milioni di persone ad usare il pc, il tablet o lo smartphone per le loro attività sessuali online.
Alcuni studi hanno dimostrato come solitamente le donne preferiscono un’interazione digitale. Chat, applicazioni, forum ed ogni possibile luogo virtuale che permetta uno scambio comunicativo. Gli uomini sembrano invece privilegiare una visione passiva di materiale pornografico.
Interessante come la tecnologia e la sessualità si siano unite fondando una nuova serie di vibratori e masturbatori che sono attivabili a distanza tramite una connessione wi-fi e che possono essere usati, oltre che come gioco tra partner durante il sesso, anche nelle relazioni a distanza.
E per quanto riguarda i social network ed il sexting?
In Italia un ragazzo o ragazza su 4 invia messaggi video o foto con riferimenti sessuali a gruppi di cui non conoscono tutti i partecipanti e l’età di chi pratica questo tipo di messaggi si sta abbassando ad 11 anni.
Di qualche giorno fa è il caso di 60 ragazze liceali tra Modena e Reggio Emilia che hanno creato un “diario virtuale” ricco di loro foto di nudo ed in pose sensuali. Come, purtroppo, spesso accade, le foto sono state diffuse sul web ed è intervenuta la polizia postale e si sono aperte le indagini. Infatti diffondere e conservare del materiale di nudo di minori è considerato pedo-pornografia ed è quindi un gravissimo reato.
All’evento si è poi discusso di Revenge Porn ovvero la pubblicazione sui social, o altro sito, di foto o video che riprendono rapporti intimi con l’ex partner pubblicate per vendicarsi di un torto subito o per l’interruzione non gradita del rapporto.
Quali sono le conseguenze di tali atti e soprattutto chi è il colpevole?
Quando un video o un’immagine intima non è più privata, è possibile venga condivisa. Il fenomeno di diffusione diventa virale e quindi incontrollabile e, potenzialmente, infinito.
Le conseguenze per le vittime sono danni all’integrità fisica, psicologica e morale poiché vengono lesi beni essenziali quali la reputazione e l’onore, nonché l’identità virtuale.
La vittima infatti è sottoposta a stress continuativo che può portare a condotte di evitamento, ansia, attacchi di panico, depressione e persino suicidio.
Questa la storia drammatica di una ragazza americana: Amanda Todd
Dopo aver visto questo video, ci si chiede, in tutta questa storia chi è il colpevole?
Condividere è quindi un reato? Un “mi piace” può essere condannato? Ed una faccina arrabbiata è lo stesso di un “mi piace”?
Quando la magistratura non è aggiornata è bene ragionare anche da un punto di vista etico e morale. Una condivisione, seppur con un commento negativo aumenta la viralità di un video e, di conseguenza, danneggia la vittima.
Ogni volta che si vede un video di un atto di bullismo o di violenza (come il revenge porn nel quale il/la protagonista sono online a propria insaputa) è bene, se si riconosce la persona, recarsi alla polizia postale ed aiutare le indagini altrimenti segnalare senza però portare ulteriori visualizzazioni condividendo il video anche se per scopi “nobili” quali, ad esempio, la critica a chi ha condiviso il video.
In conclusione il sesso online ha tantissime potenzialità e vantaggi ma anche insidie e pericoli. Un uso responsabile del mezzo virtuale permette di aumentare la consapevolezza e ridurre i rischi. Per questa ragione rivolgersi ad un sessuologo esperto in educazione sessuale può essere un ottimo modo per lavorare sia individualmente ma anche in classe su queste tematiche.
Questi sono stati solamente alcuni dei temi trattati al seminario “Il sesso online: la nuova frontiera?” si è parlato infatti anche di cybersexual addiction e molto altro ancora.
Ringrazio con tutto il cuore lo staff della Sipea Onlus che mi ha aiutato e sostenuto in ogni fase della realizzazione di questo seminario in particolar modo Giancarlo Santoni, Maria Palmisano e Maria Angela Spadafora che hanno creduto in me e in questo progetto.
Per i partecipanti al seminario gratuito vi invito a recensire il seminario sia tramite il questionario di monitoraggio che vi sarà arrivato via mail sia mediante una testimonianza sui miei portali online.
- Pagina Facebook per lasciare una recensione sulla mio modo di esporre e relazionare
- Profilo GuidaPsicologi per raccomandare i seminari ed altri servizi
- Profilo Linkedin per confermare le mie competenze (come, ad esempio, Public Speaking)
Infine ringrazio tutti i partecipanti per la loro presenza vivace e dinamica e per il racconto delle proprie esperienze personali. Spero di rivedervi ai prossimi seminari!
Ecco qualche foto dell’evento ma soprattutto il link alla breve diretta video sulla Pagina Facebook! Se vi va condividete l’articolo con qualche amico interessato al tema e regalatemi un “mi piace”!
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Scritto da Roberta Autore
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